Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 15 settembre 2011 La richiesta di dedicare uno spazio pubblico alla Costituzione, attraverso una mozione presentata da IdV, già da tempo all’attenzione dei consiglieri, è stata approvata ieri, 14 settembre, da un’aula semi deserta ed ulteriormente abbandonata, con i voti favorevoli dei Verdi, del PD (che ha ritirato un proprio documento di contenuto analogo per consentire un voto unitario) e di una parte dell’UPT. Altre forze di maggioranza hanno pensato bene di lasciare i lavori consiliari al profilarsi della trattazione di un argomento forse giudicato scomodo. Per la minoranza, Rifondazione ha sottoscritto convintamente la mozione, mentre per il centrodestra un solo consigliere è rimasto in aula ad esprimere la sua posizione in merito. Eppure, come ricordava la mozione “l’assemblea consiliare ispira il proprio lavoro ai principi costituzionali che informano lo stesso Statuto Comunale”. Senza il forte richiamo alla tutela delle autonomie locali nemmeno lo Statuto del Trentino Alto Adige sarebbe stato possibile; senza l’articolo 114 il nostro stesso Comune non avrebbe la dignità di ente territoriale autonomo, una dignità che l’intero Consiglio ha più volte rivendicato in modo pressoché unanime. In un discorso pronunciato agli studenti di Milano nel 1955 Piero Calamandrei diceva “In questa Costituzione [...] c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli.” E la validità del compromesso, la forza dei principi, sono il terreno saldo su cui abbiamo costruito un passato di benessere diffuso. La mozione non voleva essere, e non era, idolatria verso un testo pur sempre umano, e in alcuni punti perfettibile, ma un omaggio all’abilità e al cuore di chi ha permesso, in tempi brevi, di confezionare un documento universalmente riconosciuto tra i migliori d’Europa. A maggior ragione oggi, che l’Europa ci guarda come un partner dissennato e sprecone. Peccato quindi che si sia persa l’occasione di dimostrare con i fatti che crediamo in una storia comune, che ci sentiamo parte integrante di un disegno storico , che non rivendichiamo solo l’autonomia, ma siamo consapevoli che essa è pur sempre un valore derivato da quello più grande e originario rappresentato dall’unità del Paese. Un’unità che abbiamo celebrato nei mesi scorsi e che la Costituzione richiama tra i principi fondamentali. Auspichiamo quindi che, come vuole la mozione faticosamente approvata, Trento possa avere al più presto uno spazio pubblico dedicato alla Costituzione italiana. Giovanna Giugni, Lucia Coppola, consiglieri comunali a Trento
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LUCIA COPPOLA |
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